martedì 30 ottobre 2012

News!

No, non sono morta se è questo che vi stavate chiedendo. E' più di un mese che non vi aggiorno, perdonatemi. Sono successe moltissime cose e sinceramente non mi andava di aggiornare visto che comunque non c'erano novità 'concrete'.
Allora, innanzitutto, ho dovuto abbandonare l'idea di partire con YA. E devo ammetterlo, è stata questa la parte più dura. I miei, dopo varie insistenze, si erano rivelati favorevoli a farmi partire con un'associazione che non fosse Afs, ma il problema è sorto proprio lì.
Non ricordo di avervelo già scritto, ma la mia scuola è 'affiliata' con Intercultura. Tutti i ragazzi che fin'ora hanno deciso di vivere quest'esperienza all'estero sono partiti con Afs. Molti dei professori della mia scuola, sono volontari di Afs. La mia città è un centro locale di Afs. Tutti credono che AFS sia la migliore, la più affidabile, la più sicura.

Fino a qualche giorno fa, non nascondo che la mia idea di partire con YA non mi sembrava un qualcosa di impossibile. Mi dicevo : 'in fondo che possono dirti? tu vuoi fare questa esperienza, tutti i professori hanno una mentalità abbastanza aperta da poter capire la tua scelta, il cambio dell'associazione non dovrebbe comportare molti problemi. Perchè andare nell'incertezza quando puoi avere la certezza?'
E invece era proprio qui che mi sbagliavo.
Il 24 c'è stato l'incontro informativo di Intercultura nella mia scuola. Ci sono andata con mia madre e complessivamente è durato circa un'ora e mezza. Devo dire che si sono presentati benissimo, d'altronde tutti sanno che è un'ottima associazione. A fine incontro ho avuto modo di parlare con alcuni professori e al sol sentire dire 'altre agenzie' hanno fatto una faccia assurda. Questo mi ha costretto ad accantonare l'idea di partire con YA... ç______ç non immaginate quanto ci abbia sofferto!
Quindi mi sono dovuta 'accontentare'... sicuramente la mia scuola mi avrebbe comunque fatta partire, il problema non sarebbe stato questo, ma bensì il ritorno, visto che i professori avrebbero potuto comunque crearmi dei problemi agli esami riparatori. So che può essere stupido pensarlo, ma dei problemi ci sarebbero stati. Non so se mi sono spiegata bene.



Quindi, mi sono iscritta con Intercultura.
L'iscrizione l'ho completata giusto stamattina, e da un lato sono felice perchè comunque anche seguendo una strada diversa, mi sto avvicinando sempre più alla realizzazione del mio sogno.
Ho anche rivalutato altri paesi, nell'eventualità che non riesca a finire nella mia prima scelta, ovvero gli States. Inizialmente avevo preso in considerazione i paesi del Sud America, ma poi comunque ho rivalutato quelli del Nord Europa, che, tralasciando la lingua un po' complessa, mi attraggono molto di più.
Vi stilo la lista provvisoria :

1. Stati Uniti
2. Norvegia
3. Olanda
4. Danimarca
5. Islanda
6. Argentina

Questi sono i paesi dove mi piacerebbe andare, e si, in ogni caso sarei felice. (:
E' un'esperienza che voglio assolutamente vivere!



#PRAYFORUSA.
Prima la tempesta, poi il sereno.




martedì 25 settembre 2012

Piccoli 'miglioramenti'...

Lentamente, armata di molta pazienza e coraggio (non avete idea di quanto facciano male le medicazioni...) sto iniziando a riprendermi, sia fisicamente che mentalmente.
Ho iniziato la scuola da una settimana e mezzo circa, e in questi giorni ho comunque avuto modo di pensare molto alla mia scelta. Non nego che i momenti di sconforto ci siano stati, più volte mi assillo da dubbi e paure su come riuscirò a gestire tutto, ad adattarmi, abituarmi al nuovo stile di vita che condurrò e alle persone che mi circonderanno.
Da questo punto di vista la scuola non mi aiuta. Abbiamo iniziato da pochissimo e già sono stracarica di compiti, interrogazioni, ma soprattutto spiegazioni di concetti abbastanza complicati. E mi chiedo : 'Se non riesco adesso a regolare la mia vita, a capire qualche argomento delle materie più complesse...come spero di riuscire a farlo negli States?!'.
So che quest'anno sono state introdotte nuove materie (io che vado al classico, faccio fisica, storia dell'arte, filosofia e altre 'sottomaterie' da quest'anno) e quindi magari per adesso sarà più difficile, ma poi riuscirò ad ingranare, ma...neanche i professori aiutano.

'Soltanto i ragazzi con una media altissima e studiosissimi riescono a trascorrere un anno all'estero.'

Cioè, proprio un grande incoraggiamento. Non mancano poi le pressioni che mettono, per quanto riguarda il programma di studio del quarto anno...davvero, che caos.
Premetto che in pochi sanno della mia scelta, i professori non immaginano nulla, aggiungiamo anche il fatto che con lo sfortunio che ho avuto, ho peggiorato la situazione...momentaneamente vado a scuola con le stampelle e per gran parte del tempo devo tenere il piede sollevato, su una sedia, per alleviare il dolore che comunque non passa mai e non mi permette di seguire benissimo le lezioni. Poi anch'io, a volte, mi faccio prendere dalla'ansia e dalla stanchezza e non studio come vorrei...si sono molto meticolosa.


'Sta di fatto che le incertezza aumentano, così come le paure, ma la voglia continua ad aumentare.

Ed è proprio in questi momenti che esamino la mia coscienza e mi domando per veramente voglio farlo.
E' un'opportunità che ti cambia la vita, sicuramente in meglio.
E' un investimento sulle mie potenzialità, sulla mia conoscenza e voglia di imparare.
Un'occasione che capita una volta nella vita e ti lascia una conoscenza della lingua, oltre che di una nuova cultura, che potrò sfruttare a pieno per decidere il mio futuro.
E' una scelta che ti cambia la vita, ti offre una prospettiva diversa rispetto all'ordinaria vita che potrei condurre, cioè una vita dove non sono riuscita a realizzare uno dei miei sogni.

Sono pronta a rinunciare a molto, a piangere, ad affrontare situazioni difficili.
Ma voglio farlo, devo farlo.


Perchè anche se adesso mi sembra un'impresa troppo grande, in futuro sono sicura che non rimpiangerò questa decisione.





sabato 15 settembre 2012

Partiamo bene!

Ustione di terzo grado al piede sinistro, contusione al ginocchio destro, varie escoriazioni sul resto del corpo...ok, non era proprio in questo modo che mi sarei immaginata 'l'inizio' di quest'avventura.
Ma partiamo dal principio.

Sono Clara, ho 15 anni, frequento il classico e spero di riuscire a considerarmi presto un’exchange student!
Ho sempre desiderato visitare l’America in lungo e in largo, il mio più grande desiderio infatti, è proprio quello di vivere lì. Poi, in generale, adoro viaggiare. Conoscere nuove culture, nuove lingue, nuovi paesaggi, diversi modi di vivere, diverse mentalità… mi affascina.                                                                                      
Sono riuscita a visitare, nella mia breve vita, qualche capitale europea, ed ho apprezzato ogni singolo attimo trascorso lì.
In questi mesi mi sono informata parecchio sulla possibilità di studiare un anno all’estero e dopo averci riflettuto molto  - ma molto molto -  ho deciso che vale la pena provare.
Ciò che mi spaventa di più al momento è di non riuscire a passare la selezione per gli Stati Uniti e che la mia conoscenza dell’inglese non basti. Non avrei nessuno problema a scegliere altri paesi, eh, ma sento che il mio posto è lì. Aggiungiamoci il fattore timidezza poi...yeeee!
Comunque, dopo aver valutato varie associazioni, sono arrivata alla conclusione che la migliore, ma soprattutto quella che rispecchia più le mie esigenze è YouAbroad (conosciuta grazie ad un'amica, che benedico ogni giorno per questo u__u). 
Ti offre un servizio assolutamente ottimo, sotto tutti gli aspetti. Cosa desiderare di più ?


I problemi d'affrontare sono ancora tanti :

- parlare dell'argomento seriamente con i miei.
- convincerli a partire con YA.
- ottenere il consenso dei professori/preside.
- riuscire ad ottenere un colloquio e superare le selezioni.
- continuare a studiare bene e ad impegnarmi per ottenere buoni voti.
- prepararmi emotivamente.

Forse i dubbi e le incertezze sono anche troppe, ma se m'impegno posso farcela.
Al momento, la sfida più grande è quella di guarire dopo un brutto volo dal motorino (ho riportato già sopra la mia diagnosi, ahah)...poi verrà il resto.
Sarà dura. Estremamente dura. Ma in fondo... chi sono io per non farcela?


Beh, il fatto di volerlo e desiderarlo penso valga già qualcosa. (;



 

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