martedì 25 settembre 2012

Piccoli 'miglioramenti'...

Lentamente, armata di molta pazienza e coraggio (non avete idea di quanto facciano male le medicazioni...) sto iniziando a riprendermi, sia fisicamente che mentalmente.
Ho iniziato la scuola da una settimana e mezzo circa, e in questi giorni ho comunque avuto modo di pensare molto alla mia scelta. Non nego che i momenti di sconforto ci siano stati, più volte mi assillo da dubbi e paure su come riuscirò a gestire tutto, ad adattarmi, abituarmi al nuovo stile di vita che condurrò e alle persone che mi circonderanno.
Da questo punto di vista la scuola non mi aiuta. Abbiamo iniziato da pochissimo e già sono stracarica di compiti, interrogazioni, ma soprattutto spiegazioni di concetti abbastanza complicati. E mi chiedo : 'Se non riesco adesso a regolare la mia vita, a capire qualche argomento delle materie più complesse...come spero di riuscire a farlo negli States?!'.
So che quest'anno sono state introdotte nuove materie (io che vado al classico, faccio fisica, storia dell'arte, filosofia e altre 'sottomaterie' da quest'anno) e quindi magari per adesso sarà più difficile, ma poi riuscirò ad ingranare, ma...neanche i professori aiutano.

'Soltanto i ragazzi con una media altissima e studiosissimi riescono a trascorrere un anno all'estero.'

Cioè, proprio un grande incoraggiamento. Non mancano poi le pressioni che mettono, per quanto riguarda il programma di studio del quarto anno...davvero, che caos.
Premetto che in pochi sanno della mia scelta, i professori non immaginano nulla, aggiungiamo anche il fatto che con lo sfortunio che ho avuto, ho peggiorato la situazione...momentaneamente vado a scuola con le stampelle e per gran parte del tempo devo tenere il piede sollevato, su una sedia, per alleviare il dolore che comunque non passa mai e non mi permette di seguire benissimo le lezioni. Poi anch'io, a volte, mi faccio prendere dalla'ansia e dalla stanchezza e non studio come vorrei...si sono molto meticolosa.


'Sta di fatto che le incertezza aumentano, così come le paure, ma la voglia continua ad aumentare.

Ed è proprio in questi momenti che esamino la mia coscienza e mi domando per veramente voglio farlo.
E' un'opportunità che ti cambia la vita, sicuramente in meglio.
E' un investimento sulle mie potenzialità, sulla mia conoscenza e voglia di imparare.
Un'occasione che capita una volta nella vita e ti lascia una conoscenza della lingua, oltre che di una nuova cultura, che potrò sfruttare a pieno per decidere il mio futuro.
E' una scelta che ti cambia la vita, ti offre una prospettiva diversa rispetto all'ordinaria vita che potrei condurre, cioè una vita dove non sono riuscita a realizzare uno dei miei sogni.

Sono pronta a rinunciare a molto, a piangere, ad affrontare situazioni difficili.
Ma voglio farlo, devo farlo.


Perchè anche se adesso mi sembra un'impresa troppo grande, in futuro sono sicura che non rimpiangerò questa decisione.





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